martedì 30 dicembre 2008

Year's Last Day Rendez Vous

Mi ero proposto di passare l'ultimo dell' anno da solo, come un gatto, ed invece ho ceduto
all' invito di aggregarmi ad una delle classiche festicciole tra persone semisconosciute,
conosciute ma poco frequentate ed altre totalmente estranee.

Erano anni che non mi intrufolavo in situazioni del genere.

L'ultima volta avevo passato le prime ore del nuovo anno ad aiutare a ripulire la carta da parati nella casa dell' organizzatore; a quanto pare aveva invitato qualcuno facile a diventare alticcio e di conseguenza, allo scoccare della mezzanotte, c'era chi aveva pensato di essere come i piloti sul podio della Formula Uno.

Questa volta, per darmi coraggio, ero io piuttosto alticcio gia' al momento di bussare alla porta.

Con tutte le conseguenze del caso.

Come sempre ero tra i primi.

Passano gli anni ma e' sempre fico presentarsi quando tutti sono arrivati; il massimo sarebbe una festa dove non si presenta nessuno, per paura di non essere l'ultimo.

Il vantaggio di presentarsi tra i primi e' che si evitano troppe presentazioni, troppi nomi da dimenticare dopo pochi secondi,troppi sorrisi di circostanza, in parole povere troppa socialita' forzata.

Un altro vantaggio e' la scelta del posto dove sprofondare per quasi tutto il resto del tempo, stile Nanni Moretti in "Ecce Bombo",
"mi si nota di piu' se vengo e mi metto in disparte oppure ...".

Non avevo la minima idea di chi avrebbe partecipato all' "evento", sarei rimasto comunque sul vago, mixando conoscenti a perfetti sconosciuti.

Me lo dicono in molti che avrei bisogno di conoscere qualcuna, una "Lebensabschnittgefährtin" (amo i tedeschi, se non altro per la loro precisione, "compagna di un pezzo di vita", niente di piu' vero).

Ma mi trovo in una eta' difficile, o almeno piu' difficile delle altre. Ed ho una caratteristica che non facilita le cose.

Nel corso degli anni mi sono reso conto che ispiro fiducia, nel senso che per molte divento una sorta di lettino dello psicologo, da utilizzare in verticale, cioe' parlando in piedi.

Quindi spesso incontrare donne mai viste significa ascoltare tutti i loro problemi zippati in poco tempo.

Storie originalissime, di uomini che non se le filano ("lo so, e' uno stronzo, ma ..."), di separazioni mal digerite
("se la faceva pure con quella troia della mia migliore amica"), di incontri clandestini ("amo mio marito, ma quello che ho conosciuto
su Internet scopa da Dio", che detto ad un ateo come me ...)

Per non parlare di quelle molto piu' giovani di me, che spesso vedono in me soltanto il padre con il quale non hanno mai avuto il coraggio di parlare.

Il moderato consumo di alcool mi permette sempre una sorta di training autogeno che trasforma la mia espressione in un "tranquilla, di me ti puoi fidare", chiunque sia la lettino-dipendente.

Insomma, e' stato un fine anno da confessionale.

Era meglio la scelta del gatto.

2 commenti:

lauraetlory ha detto...

Per ovviare, io me ne vado a teatro. Buon 2009 :-)

P ha detto...

Io faccio la scelta del gatto. Buon 2009 anche a te ... e buon teatro :-)