venerdì 31 luglio 2009

Ricordo



Indelebile.

Sono passati quasi 20 anni,
Seduto con mio padre ad un tavolino di un bar davanti al mare.
Un posto dove sono passato davanti molto spesso. E dove passo ancora.

Ed ogni volta la scena si ripete nella mente.

Tornavo da una vacanza finita male; nulla di originale per il sottoscritto, lo ammetto.
E mio padre era molto preoccupato per me, troppo.
Disse qualcosa sulla mia vita sentimentale che al momento compresi in modo curioso.
Doveva fare l'effetto di calmarmi, ottenne il contrario.

Con il senno di poi lo ricordo stanco,
come se sapesse, come se potesse presagire ...

E darei tutto per poter tornare indietro, esattamente a quel giorno,
modificando gli eventi.

Per poterlo guardare in faccia e dirgli

"Senti, non ti preoccupare per tuo figlio, affrontera' situazioni peggiori.
Pensa a te, che nella vita dalla quale vengo entro neanche due mesi sarai morto."

Darei tutto.
Anche il non poter tornare piu' indietro, e cosi' finirla adesso.

Sarebbe una giusta ricompensa per chi ha contribuito a mettermi al mondo.

giovedì 30 luglio 2009

Incipits



Mi sono permesso di auto-citarmi ...

Heinrich Boll, Opinioni di un clown

"Era già buio quando arrivai a Bonn. Feci uno sforzo per non dare al mio arrivo quel ritmo di automaticità che si è venuto a creare in cinque anni di continuo viaggiare: scendere le scale della stazione, risalire altre scale, deporre la borsa da viaggio, levare il biglietto dalla tasca del soprabito, consegnare il biglietto, dirigersi verso l'edicola dei giornali, comperare le edizioni della sera, uscire, far cenno a un tassì."

Albert Camus, Lo straniero


"Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall'ospizio: "Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti." Questo non dice nulla: è stato forse ieri."

George Orwell, 1984

"Era una fresca e limpida giornata d'aprile e gli orologi segnavano l'una."

J.P. Manchette, Posizione di tiro

“Era inverno e scendeva la notte. UN vento gelido, che proveniva direttamente dall’Artico, soffiava sul mare d’Irlanda, spazzava Liverpool, sibilava attraverso la pianura di Cheshire (dove i gatti reclinavano le orecchie per il freddo, quando lo sentivano sbuffare nel camino) e, infilandosi attraverso il vetro abbassato, andava a colpire gi occhi dell’uomo seduto nel furgone Bedford. L’uomo non batteva ciglio.”

L. Sepulveda , Diario di un killer sentimentale

"La giornata iniziò male, e benché io non sia un tipo superstizioso credo che in giorni del genere la cosa migliore sia non accetare incarichi, anche se la ricompensa ha sei zeri sulla destra ed è esentasse.
La giornata iniziò male, e tardi, perché atterrai a Madrid alle sei e trenta, faceva molto caldo e durante il tragitto fino all'hotel Palace dovetti sorbirmi uno sproloquio del tassista sullla coppa europea di calcio. Mi venne voglia di puntargli la canna di una quarantacinque alla nuca per fargli chiudere il becco, ma non avevo attrezzi con me, e poi un professionista non se la prende mai con un cretino, nemmeno se è un tassista."

Lupo Ironico, Cuore di Ghiaccio

"La macchina percorre il breve tratto che dall' entrata principale conduce verso il parcheggio.
Alla fine della manovra ne scende un uomo di mezz' eta', proveniente da un paese estero.
La seconda meta' della sua vita e' passata ad apprendere e a soffrire.
Il culmine lo ha raggiunto apprendendo varie forme di sofferenza."

mercoledì 29 luglio 2009

Mind Games



Interno ristorante

Il proprietario si avvicina e mi dice
"Signor **** , che piacere rivederla"
ed io mi sento a casa

Localita' balneare spagnola
Castello sul mare
Stesso percorso per la seconda volta
ed io mi sento felice

Strada interna nel territorio ligure
percorsa a memoria
ritorno dal mare
con la sensazione di benessere

Montagne austriache
luogo eletto al relax
"Mr **** , you've been here 5 times !!"
ed io mi chiedo "possibile ? gia' cinque volte ?!"

Mix di ricordi
realta' vissuta insieme a qualcosa che vorrei vivere
incontri paralleli
esperienze tipiche di una schizovita

Starei bene con te ?
E tu come ti troveresti con me ?
Per quanto poi ? E dove ?
In quale dimensione ?!

E dimmi
perche', se imposto quella fottuta data,
ti ostini
a non riportarmi indietro ?

UltimaMente



Da bambino ho vissuto per un anno
in una nazione composta
quasi totalmente da sabbia

Devo esserne rimasto cosi' affascinato
che negli ultimi tempi
mi sto costruendo il deserto intorno

Piu' o meno consciamente
una miriade di granelli
mi circonda, sempre piu' veloce

In una pioggia cosi' fitta
cosi' continua che ancora
non riesco a vedere l'oasi

lunedì 27 luglio 2009

Rifarsi una vita



Una serata particolarmente calda, di quelle che ti fanno provare in tutti i modi ad ottenere un po' di refrigerio.

In una grande citta', quartiere semicentrale, una possibile salvezza e' mettersi seduti sul balcone, specie se questo e' esposto ai lati ad una possibile brezza.

Da qui, involontariamente, si osserva di tutto.

E trattandosi di una casa dove sono tornato dopo anni, e dove ho vissuto per molto tempo,
e' facile ritrovare con lo sguardo notturno persone che non siano del tutto sconosciute.

Tra queste ho visto un conoscente, che so separato da molto, e del quale in parte conosco la storia.

Stava in compagnia di una donna ed avendo conosciuto in passato, seppur di vista, la ex moglie, sono stato contento che finalmente si sia rifatto una vita.

Lo merita, non per una fottuta solidarieta' maschile, ma per quanto possa aver passato un uomo che alla nascita del primo figlio viene respinto dalla moglie che inizia a trattarlo come uno sconosciuto.

Sono veramente contento per lui.

Immagino che non sia stato affatto facile.

Deve essere un po' come se, da bambini, una volta scoperto che Babbo Natale non esiste, si continuasse a voler credere alle renne, al vecchio signore con la barba ed alla storia della discesa dal camino ...

domenica 26 luglio 2009

Non stupitevi



Quando mi sento dire "Ti amo" dentro di me rido.

Quando mi sento dire "Ti capisco" sorrido pensando "Oh si, senza dubbio ..."

E di fronte al "Te lo avevo detto ..." penso "Ah si, e quando ?!" per poi pensare "e cosa sarebbe cambiato ?!"

Io sono cosi' ... o forse sono diventato cosi' ...
pensieroso
disilluso
a volte cinico
sempre disposto a non credere a nulla

sono cosi'

prendere o lasciare ...

sabato 25 luglio 2009

Tre donne


Telefono alla prima questa mattina.

"Allora, io sono davanti allo stabilimento.Mi confermi che venite al mare ?"
E lei: "Gia' sei arrivato ?! Si, tra un po' siamo pronte ..."
Ed io : "Ok, allora prendo un ombrellone e tre lettini. Vi aspetto"
E lei: "Ah, ti ho preparato i funghetti trifolati e i calamari .."
Ed io: "Ma', scusa, alle 8:30 mi parli di quello che c'e' per il pranzo .."

La seconda, una volta arrivata a mare, mi racconta di un episodio di ieri.
Mentre mangiava il gelato le e' caduto il cono ed una bambina che avra' avuto non piu' di 5 anni
le si e' avvicinata dicendo "Ma perche' mangi cosi' male il gelato ?!".
Ed io mi sono immaginato la scena e sono tornato indietro nel tempo, quando era lei, mia sorella,
a non avere piu' di cinque anni ...

La terza mi guarda e mi fa "Ci andiamo a fare un bagno ?".
E durante gli scontri con le onde mi parla dei problemi che ha con il fratello piu' piccolo.
Poi ad un certo punto mi fa "Zietto, nel cellulare che musica hai ?"
"U2"
"Naaa, roba da vecchi".
E la sera, quando stavo andando via per tornare in citta', mi ha salutato dicendomi
"Fai un brutto viaggio".
11 anni e gia' cosi' simpatica ...

Donne ...

venerdì 24 luglio 2009

Hacker

Lavoro nell' informatica da 25 anni ... meta' vita ...
E' un campo dove nessuno o quasi ti fa i complimenti e dove nessuno o quasi e' disposto a diffondere la propria conoscenza.
Il potere di quanto si conosce, espresso nella vita reale.
Ho imparato da solo quanto conosco, compresi molti linguaggi di programmazione, dal Fortran al Python.
E quando oggi per ben due volte mi sono sentito dire "Cazzo, ma come hai fatto a risolverlo ?! Complimenti !" allora ho cominciato a pensare che forse non sono proprio quel principiante che mi sono sempre sentito ...
E mi sono detto "Bravo ! Quacuno potrebbe essere fiero di te ..."
Gia' ...
E ho pensato a qualcuno che non c'e' piu' ma che sicuramente sarebbe stato orgoglioso di tutto questo ...

E comunque, detto tra noi, io lo so che posso mangiare in testa a tanti, veramente tanti pseudo-esperti del kazzo ...

giovedì 23 luglio 2009

La scelta

Oggi un mio collega e' arrivato vicino alla mia postazione di lavoro, titubante.
Lo vedo che non vuole parlare dei soliti problemi.
Mi fa "Ti ricordi di ... ?" e dice un nome di un nostro ex-collega.
Me lo ricordo si ...
"Sai, e' morto cosi', all' improvviso .."
"Incidente ?!" dico io, ricordandomi della sua eta',
"No, ictus",
In pochi attimi ho ripensato al primo ed ultimo infarto di mio padre, 62 anni, poi alla morte improvvisa dell' uomo di mia cugina, neanche 40 anni ,,
"Quanri anni aveva ?!"
"41"
"No, cazzo, non si puo' morire a 41 anni", penso tra me e me mentre non ho la forza di dire nulla.
"E si era appena sposato ..." aggiunge il mio collega.
E io rimango cosi' ... e penso ...
Penso che nulla mi garantisce che io domani possa essere presente ..
E che quindi e' ora di finirla ...
D'ora in poi si vive ... e basta ...
Fino all' ultimo respiro ...

lunedì 20 luglio 2009

Puzzle



La
continua,
inesorabile,
affascinante,
maledetta,
disarmante,
stupida,
sconsiderata,
crudelmente umana

ricerca del pezzo mancante ...

Senza che nulla
possa garantire
che il pezzo che manca
sia effettivamente l'ultimo
o sia soltanto il primo della serie dei pezzi mancanti
oppure ancora piu' psichedelicamente
che il trovarlo provochi la scomparsa di almeno un altro pezzo ...

domenica 19 luglio 2009

Cuore di Ghiaccio - 6^ ed Ultima Parte (?!)





"La matematica delle circostanze e' davvero particolare", pensa non appena il telefonino
vibra rivelando sul minischermo una curiosa chiamata.

Dall' altra parte una voce in parte dimenticata, con il tono tipico della vicina di casa che ti lascia il gatto dovendo partire per le vacanze, lo informa che un tale e' passato a miglior vita.
Probabilmente un conoscente che un tempo doveva essere comune ad entrambi.

Con una calma terrificante l'uomo sorseggia un po' del Rum Cooler appena ordinato,
si mette in bocca una doppia manciata di noccioline,
finisce di masticarle mentre dall' altro capo si sente ripetere "Pronto ? Sei li' ?!"
e con una flemma anglosassone risponde non prima di essersi acceso un sigaro
"Da zero a -100, quanto pensi mi interessi sentire la tua voce o ricevere notizie del genere ?".

Dopo pochi secondi di reciproco silenzio la pseudo vicina del gatto ha la saggia idea di riattaccare.

L'uomo ripensa al "passato a miglior vita" dicendo tra sè "E nessuno sa quanti ne aiutero' per il passaggio ...".

Ed inizia ad immaginarsi di fronte ad una delle macchinette che produce biglietti da visita, mentre imposta un nome e cognome a caso e sotto, in corsivo sottolineato, alla voce professione digita "Death's Helper".

Beve un altro po' del long drink ed accarezza con dolcezza la tasca e lo zainetto, ripassando con gelida calma il piano d'attacco.

E non riesce a trattenere una risata.

sabato 18 luglio 2009

Cuore di Ghiaccio - 4^ e 5^ Parte




Un lavoro per il quale non verra' pagato.

L'uomo ha venduto tutto quanto fosse in suo possesso. Non molto, a dire la verita'.
Con il ricavato ed i risparmi, pochi anche loro, ha deciso che potra' sopravvivere almeno per
il tempo necessario a completare l' auto-incarico.
E poi qualche anno di meritato riposo, altrove.

Nuotando durante il terzo bagno si scopre a pensare che non sarebbe male finire la propria "carriera" con stampato il sorriso di chi almeno qualche soddisfazione e' riuscito a togliersela.

Giusto il tempo di asciugarsi, poi ripercorre mentalmente il percorso che lo attende.

Al posto di una mappa ha utilizzato un foglio che contiene piu' che altro sigle, tali che soltanto
a lui possano dire qualcosa.
Non vuole che qualcuno possa insospettirsi nel malaugurato ed improbabile caso che il foglio finisca in mani non sue, e tantomeno vuole rischiare che qualcuno indaghi sui suoi spostamenti.

Tutto, per quanto sia possibile, deve riuscire se non alla perfezione almeno con il minor numero di imprevisti.
Ha sempre svolto il proprio lavoro con diligenza e non vuole che proprio la missione alla quale tiene di piu' finisca prima del completamento.

L'ultimo bagno lo ha un po' affaticato.
La memoria di un passato molto prossimo gli fa presente che non mangia da tre giorni, tranne qualcosa a colazione
("Meglio di nulla", pensa tra sè).

Si riveste in fretta, si cambia in parte, si pettina con la mano e si avvia a scegliere uno tra le miriadi di locali che la cittadina offre nel periodo estivo.

---

L'essere passato nel giro di poche ore da un posto con temperatura massima di 15 gradi ad uno con la minima di 20 farebbe propendere per continuare a limitarsi sul cibo ed invece affogarsi di bevande.

La scelta ricade su un wine-bar che, a giudicare da quanto vede consumare ai tavoli, offre un buon mix alcool-alimentare.

Sceglie il tavolo meno esposto al sole e a sguardi indiscreti e sistema con cura lo zaino su una sedia alla sua destra.
Per ogni evenienza la 38 e' finita in una delle innumerevoli tasche che caratterizzano i pantaloncini indossati al ritorno dal mare.

La ragazza che arriva per l'ordinazione lo guarda con lo stesso atteggiamento riservato ai non habituè del posto.
Lui ricambia lo sguardo quasi sorridendo, sorprendendosi di avere ancora una specie di gentilezza spontanea.

In effetti l'uomo conosce bene la cittadina balneare, come conosce il locale dove si e' appena seduto.
E' stato qui piu' volte.
Molto, molto tempo fa.

venerdì 17 luglio 2009

Cuore di Ghiaccio - 3^ Parte

Ed il romantico in questione sta nuotando nell' acqua alta.
Avra' non piu' di sei-sette anni, ha messo la maschera ma non le pinne.
E la maschera gli fa vedere quello che probabilmente e' un pesce che nutrirebbe al massimo due persone come se fosse uno squalo, o quasi.
E nuota di corsa per arrivare a riva, fino allo sfinimento.

Ed impara cosa sia la paura, perche' non si puo' essere coraggiosi altrimenti.
Anche se allora non puo' sapere cosa sara' capace di fargli compiere il suo stesso coraggio.

Ritorna indietro di qualche anno, quando assiste ad una furiosa litigata di quelli che dovrebbero essere i suoi genitori.
Ed allora apprende un' altra drammatica verita' che caratterizza questa avventura chiamata vita:
"love is not enough".
Le questioni tra uomo e donna devono essere chiarite nell' immediato, prima che rotolino giu' verso la devastazione di un rapporto.

Poi salta in avanti, come solo sognando si riesce a fare.

Ed arriva a qualche storia speciale.
Che lo porta al cospetto di un' altra lezione: i momenti buoni vanno coltivati, protetti come una specie in via di estinzione, messi in una teca.

E si ritrova in una metropoli in compagnia di un gelato, ed immediatamente dopo a Berlino in attesa della U2 che lo riporti verso l'hotel a Mitte.

E ricorda di altri momenti passati.
E decide di fermare la sua macchina del tempo.

Perche' scopre che anche nel suo cuore di ghiaccio si nascondono zone piu' calde che qualcuno si limita a definire emozioni.

A lungo andare si e' convinto che queste siano esperienze di un altro, non le sue.

Il suo cervello, secondo gli standard comunemente detti "normali", e' gia' andato da tempo.

Sopravvive l'aspetto organizzativo che gli permette di portare avanti il suo ultimo lavoro.

Cuore di Ghiaccio - 2^ Parte

Una pistola calibro 38 perfettamente lucida, un MP5K,
cinque caricatori per ciascuna delle armi, un cannocchiale ed un coltello da sub.
Il tutto completato da un silenziatore e due foulard, che molto probabilmente non servono ad evitare a qualcuno di prendere un mal di gola.

L'uomo mette meta' del contenuto del secondo zainetto nello zaino "da mare", chiude la borsa
con il portatile nell' armadio non senza aver posto tra le due ante un biglietto anti-ficcanaso,
si cambia e si prepara ad una tranquilla mezza giornata al mare, dopo aver riposto il secondo
zainetto semivuoto nell' autovettura, protetta da un buon sistema satellitare.

Ha bisogno di riflettere e pensa che qualche bagno non puo' che essergli di aiuto.
Per rinfrescarsi sceglie una delle varie spiagge libere che la localita' offre,
tra le varie calette che frastagliano il litorale.

I pochi presenti non possono certo immaginare la potenza di fuoco contenuta nell' apparentemente innocuo zaino da bagnante comodo, di quelli che per una giornata di relax hanno bisogno di decine di accessori.

Il sole e' particolarmente forte ed aiuta la stanchezza ad avere il sopravvento; l'uomo si distende dopo il secondo bagno, e la mente lascia lo spazio ai ricordi.

E si viaggia a molti anni prima.
A quando nel corpo dell' uomo ancora circolava sangue grazie ad un organo chiamato cuore.

Perche' anche i killer sono stati, almeno una volta, particolarmente romantici.
O almeno nel suo caso.

giovedì 16 luglio 2009

Cuore di Ghiaccio - 1^ Parte

La macchina percorre il breve tratto che dall' entrata principale conduce verso il parcheggio.
Alla fine della manovra ne scende un uomo di mezz' eta', proveniente da un paese estero.

La seconda meta' della sua vita e' passata ad apprendere e a soffrire.
Il culmine lo ha raggiunto apprendendo varie forme di sofferenza.

E' stanco, visibilmente.
Ma non si puo' dire al momento se la stanchezza sia dovuta ai chilometri percorsi oppure ad altra causa.

Lo sguardo non puo' essere decifrato, se non altro vista la presenza di un paio di occhiali da sole
molto sportivi, nonostante l'eta'.

Senza scaricare nulla dall'autovettura, l'uomo si dirige verso la hall dove ad attenderlo trova uno
dei vari lavoranti.

Chiede la disponibilita' di una camera per due notti.
"Abbiamo una doppia uso singola, subito disponibile".
"Non avendo prenotato non potevo chiedere di meglio".

Prende in consegna le chiavi dopo aver consegnato un documento perfettamente falso.

Torna al parcheggio e dal portabagagli tira fuori due zaini, un borsone ed una borsa porta computer.
Bagaglio non proprio facilmente trasportabile, ma l'uomo fa in modo di camminare
con aria piu' possibile di leggerezza, per evitare che qualcuno gli possa proporre un aiuto per
arrivare alla camera.

La doppiausosingola e' al terzo piano, fronte mare.
L'uomo controlla per prima cosa che la finestra sia sufficientemente alta perche' aprendola non
possa essere visto cosa avviene all' interno.

Poi passa a controllare che la stanza sia esente da fessure tali da rischiare che la sua privacy non venga rispettata.
Anche questo check va a buon fine.

Il borsone viene svuotato per intero ed il contenuto, tipico di un turista in viaggio,
occupa parte dell' armadio e due dei quattro cassetti disponibili.

Il primo dei due zainetti contiene il cosiddetto materiale da spiaggia: un telo mare, due costumi,
un paio di calzoncini ed un paio di infradito.
Solo quest' ultimo articolo e' di una nota marca sportiva.

Il secondo viene temporaneamente svuotato sul letto matrimoniale.
Il contenuto e' inequivocabilmente diverso.

mercoledì 8 luglio 2009

Waiting for ...

Anche i Lupi, nel loro piccolo, prendono un periodo di vacanza.

Se almeno qualcosa non si mette di traverso, saro' di ritorno intorno al 20.

E se nel frattempo non si sara' esaurita del tutto l'ispirazione ritroverete le mie tracce.

Porto comunque con me, immancabili, carta e penna.

Anzi, a dirla tutta, questa volta parto con un quaderno e ben 2 penne ...

Auf Wiedersehen :-)

lunedì 6 luglio 2009

Polveriera



Ho fatto il servizio militare presso una cosiddetta "caserma operativa".
Fra i vari doveri era prevista, a turno, la guardia ad una polveriera.
Tra i vari incidenti, qualche suicidio direttamente sulle altane e qualche soldato che,
in preda a rabbia o raptus omicida, scaricava almeno 40 colpi sparando di notte contro il nulla.

Allora mi sembrava esagerato pensare si potesse arrivare ad un tale stress, spesso causato
da qualche gruppo di annoiati che di notte non aveva di meglio da fare che tirare sassi contro
i posti di guardia o lungo i percorsi, e , ne sono sicuro, sempre dovuto a chissa' quali pensieri ronzassero nella testa del "tiratore" di turno.

Adesso che io sento di non avere un' arma, ma di essere io stesso un' arma, perennemente carica e pronta a colpire al minimo segnale di allarme, vero o presunto, in un istinto primordiale di sopravvivenza, tutto questo non mi appare piu' come una esagerazione.

Le esperienze mi mettono in guardia e fanno si che io voglia evitare in tutti i modi di rifarmi del male.
E visto che nella vita non esiste nessuno che possa garantire che non ci sara' piu' acqua calda o fiamma pronta a bruciarmi, non ci saranno piu' situazioni ostili, ne' pericoli o pallottole da evitare, rischio di non assaporare piu' i momenti almeno all' apparenza piu' tranquilli.

Ed alla fine, quasi come legge del contrappasso, sono diventato io una polveriera; da una parte faccio del tutto per proteggerla ma nulla mi garantisce che non possa esplodere da un momento all' altro.

sabato 4 luglio 2009

Io sono ( Ich bin , I am )

Quello che a 19 anni accompagnava un amico su un Dyane per incontrare la ragazza
a qualche centinaio di chilometri di distanza, in piena festa di paese, con le cosiddette forze
dell' ordine che ci squadravano al nostro arrivo

Quello che a 18 anni dormiva in una stanza di un bed & breakfast di Londra, zona Earls Court,
condiviendo la camera con clienti occasionali

Quello che a 20 anni viveva in un appartamento occupato in un quartiere romano,
senza porte, con le scatole di legno della frutta per comodini

Quello che a 17 anni stava per diventare padre

Quello che a 14 anni iniziava ad interessarsi di politica dopo che il preside del liceo aveva autorizzato
una carica della celere fino al terzo piano

Quello che a 5 anni giurava al padre che nessuna automobile lo avrebbe mai superato

Quello che a 31 anni attendeva quattro ore che il padre, ormai morto, venisse trasferito nella zona funebre
dell' ospedale

Quello che a 49 anni scopriva che la vita ti prende continuamente, inesorabilmente per il culo

Quale dei miei almeno otto rappresentanti puo' piacere ?!

venerdì 3 luglio 2009

ILY I Love You

Una enorme "I" ( Informazioni ? Incognite ? Incomprensioni ? ) perennemente illuminata campeggia sul grattacielo che avra' come minimo 300 piani.

Un uomo di eta' indefinita entra nell' edificio portando con se un semplice pezzetto di carta.

Il numero di fila , sportello ed ascensore subsonico vengono immessi in tempo reale nel suo UIC impiantato sotto pelle nel braccio sinistro.

Una folla variopinta riempie pressoche' ogni piano in poco tempo.
Molti portano con se supporti magnetici, altri nient' altro che la loro presenza.

Arrivato il suo turno l'uomo si avvicina alla ragazza receptionist e le porge il foglietto.

Passa giusto il tempo che lo scanner decodifichi quanto scritto.

La ragazza, senza distogliere lo sguardo dallo schermo, chiede con tono infastidito
"E' venuto fin qui per presentarmi un tipo arcaico di dichiarazione sentimentale ?"

"Ah", risponde l'uomo con tono neutro, "e' di questo che si tratta ..."

La ragazza sta per passare al richiedente successivo ma l'uomo la interrompe in tempo chiedendole
"Non avrebbe un indirizzo dove poter ottenere maggiori delucidazioni ?"

Di fronte ad una richiesta cosi' demode' la ragazza alza lo sguardo per una curiosita' irreale di vedere chi ha di fronte.
Incontra lo sguardo di un uomo assente e quasi sottovoce gli suggerisce una via ed un numero.

L'uomo memorizza e con calma esce dall' edificio.

Al posto segnalato c'e' un portoncino senza alcuna insegna ne' fessura elettronica.
Alla sinistra un bottone, un tempo chiamato campanello.

L'uomo spinge il bottone e dopo un tempo interminabile si apre l'ingresso ad un locale semibuio.

All' interno solo scaffali, stracolmi di contenitori cartacei, apparentemente lasciati soli.
Ma una voce flebile, quasi spettrale, proveniente dal lato opposto denota almeno una presenza umana.

L'uomo avanza con una certa difficolta' verso la fonte di quel suono.
Appartiene ad una signora, ne riconosce il tono femminile, rimasto chiaro nonostante i non pochi decenni passati.

L'uomo accenna un saluto e porge alla signora il foglietto.
La signora con l'aiuto di una luce proveniente da uno degli scaffali ne legge le 3 lettere scritte in grassetto.

E sorride, come si puo' sorridere quando qualcosa ci rimanda indietro nel tempo e scatena una sensazione piacevole quanto dimenticata.

E senza dire nulla, ma dando l'impressione che molto ci sarebbe da dire, porge all' uomo un libricino dopo averne tolto la polvere dalla copertina.

L'uomo ringrazia, e dopo un accenno di inchino esce dal locale.

Cerca un posto tranquillo dove potersi sedere, apre il regalo della signora ed inizia a leggere.

E sorride, come si puo' sorridere quando le parole ci fanno tornare giovani.