giovedì 3 settembre 2009

Il gioco



Da bambino qualcuno ti insegna che e' importante relazionarsi con il prossimo.
Le relazioni in quel momento ruotano intorno al concetto di gioco.
E se l' nfanzia rientra in quelle cosiddette "normali" viene spontaneo associare il
gioco al divertimento.

Poi si cresce, arriva l'adolescenza e cambia l'interesse per il prossimo.
Prime cotte, prime palpitazioni.
Si scopre l'attrazione, si scopre un altro tipo di gioco.
E se l' adolescenza non ha eccessivi traumi, viene spontaneo associare questo gioco alla sensazione di benessere.

Passa il tempo, arriva la maggiore eta', si approfondisce la conoscenza del nuovo gioco.
Questo, per tradizione, riguarda principalmente il cuore.
Il cervello spesso ha un ruolo secondario.

E se non si fa parte del cast di una pubblicita' televisiva, spesso si iniziano a scoprire
i lati nascosti del gioco.
Si viene a conoscenza, piu' o meno traumaticamente, che il gioco non e' solo divertimento,
che la sensazione di benessere in un batter d'occhio puo' essere sostituita da quella di dolore.

Ma spesso si decide di continuare a giocare.
Perche', anche se con alti e bassi, comunque nei momenti "buoni" ci si sente vivi, apprezzati,
si ha la sensazione che con il partner si sia un tutt'uno.

Questo gioco io l'ho spesso, se non sempre, paragonato ad un incontro di scacchi.
Ed il gioco degli scacchi da sempre e' governato da regole, e questo e' un aspetto importante.

A mio giudizio il fatto che l'incontro, per diventare di quelli indimenticabili, dipenda
dalla fantasia, dall' estro dei due giocatori e dal loro reciproco rispetto e' un aspetto
di gran lunga piu' notevole.

Il guaio e' che spesso, troppo spesso, il gioco si trasforma in una partita a poker,
dove il bluff spesso la fa da padrone ...

6 commenti:

Risparmiatrice ha detto...

...che te lo dico a fare, che io non sono mai stata capace di giocare a scacchi? e sai perchè? perchè la prima volta che mi insegnarono, dissero che dovevo MANGIARE il cavallo, la regina, la torre altrui.
E a me...dispiaceva. Si può essere più scemi?

P ha detto...

:-DDD

lanoisette ha detto...

io non so giocare né a scacchi né a poker, eppure le mie tranvate le ho sempre prese. forse perchè barare si può barare sempre, anche quando si gioca a moscacieca o a nascondino?

P ha detto...

Noisette, in effetti anche nascondino puo' ben rappresentare il gioco al quale mi riferisco ...

E purtroppo penso tu abbia ragione ... si puo' barare sempre.

Unknown ha detto...

Una volta un mio fidanzato mi ha detto: "Tu sei la persona che in assoluto mi può far stare più male e più bene insieme".
Ed è così....
Ciao Lupoironico ♥
P.s. Vale per tutti ovviamente

P ha detto...

Elisabetta, penso che la frase del tuo fidanzato sia una delle poche verita' universali ... riferita ad ogni partner, ovvio ...