martedì 8 settembre 2009

Senso di vuoto



Ho freddo.
Eppure dove mi trovo adesso la temperatura e' mite.
La sensazione mi nasce dall' interno.

Ho inviato le coordinate ma ancora nulla.
Avro' sbagliato qualcosa oppure saranno impegnati in chissa' quanti altri recuperi.

Mi hanno portato qui per studiare, analizzare, prendere contatti e poi riferire.

Da allora e' passato molto tempo, troppo, anche per chi non misura gli istanti in secondi.

Ma, al contrario delle altre mie "missioni", questa volta il cosiddetto tempo non mi e' stato
di aiuto, anzi.

Progressivamente ho compreso sempre meno chi occupa questo pianeta;
e dire che il mio impegno non e' mai mancato.

Ho provato inizialmente con quello che qui si chiama "lettura", mi sono dedicato a molti generi.
Ma ho scoperto ben presto che il concetto di "teoria" e' spesso diametralmente opposto a quello di "realta'".

Ho appreso vari tipi di linguaggio, alcuni sintatticamente ineccepibili,
ma comunque troppo diversi dal mio modo di comunicare natio.

Nel posto dal quale provengo si comunica in modo , per cosi' dire, piu' naturale.
Cosi' differente che non saprei neanche spiegarlo, o paragonarlo.

Neanche il concetto di "telepatia" renderebbe l'idea.

Certo non esente da difetti, ma da noi il concetto di "ridicolo" e' ben presente,
quindi non esiste quello di "perfezione".

Il sentirsi perfetti lo lasciamo agli occupanti di questo pianeta ...

4 commenti:

Risparmiatrice ha detto...

beh...per il freddo interiore forse non conta. ma ho una copertina qui, molto luposa (cioè dotata di disegno lupesco ululante alla luna), che è stritolata in un cassetto. era la mia preferita. te la regalo, se ti vuoi avvolgere...

P ha detto...

In effetti per un altro tipo di freddo, quello "classico", potrebbe servire ...

Vittoria A. ha detto...

Ciao, anche secondo me l'idea di perfezione raffredda e allontana. Non aiuta la comprensione e la vicinanza, soprattutto quella emotiva. Mi piace molto il tuo post.

P ha detto...

x Vittoria:

Grazie DD !! :-)