sabato 24 ottobre 2009

Il passaggio del tempo


Ogni tanto ripasso nel quartiere dove ho trascorso piu' di meta' della mia vita.

Fa un certo effetto rivedere l' edicolante della vicina piazza che oramai ha i capelli
completamente argentati, il falegname che creo' i mobili per la mia cameretta
e che ancora continua a lavorare, il salumiere dove andavo a fare la spesa quando vivevo ancora dai miei ...

Ma piu' di tutti mi e' sembrato incredibile rivedere il Deo, mio compagno delle medie,
cosi' chiamato per un gioco sul suo cognome.

Vive poco lontano dalla casa dei suoi, si vede che ha preferito 'non tagliare le radici'.

Ora e' un uomo maturo, severo, lo si vede da come riprende il bambino che cammina con lui,
non so se un figlio avuto tardi o un nipote.

L'ultimo ricordo che ho di lui, prima della versione edulcorata, risale proprio ai tempi
della scuola.

Eravamo usciti per ultimi, e non ricordo cosa volevamo organizzare per il pomeriggio.

Sicuramente nulla che riguardasse lo studio, Deo non era amante dei compiti a casa.

Forse due calci al pallone in villa, oppure una festicciola, chissa' ...

Di sicuro volevamo che partecipasse anche un nostro compagno che nel frattempo era gia' dall' altro capo della strada, saranno stati almeno cinquanta metri.

Iniziammo a chiamarlo, ma c'era troppa distanza e per quanto urlassimo si voltavano tutti tranne l'interessato.

Non sapevo delle capacita' 'interiori' di Deo. Ne venni informato quando scelse di farsi sentire
con un rutto di tale potenza che il nostro compagno finalmente capi' che qualcuno lo cercava.

Altro che il 'Wyoming' del film Ovosodo.

E ora riprende il bambino per come si comporta.

Che cambiamento ...

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