giovedì 22 ottobre 2009

Senza titolo


La sensazione di qualcosa di strano ...

Un mix di ricordi, sentimenti, conversazioni piu' o meno recenti,
stati d'animo, riflessioni e tentativi spesso inutili di lasciarsi andare.

Il tutto nasce dal rendersi conto, piuttosto consciamente, che si arriva
ad un punto della propria esistenza dove il rischio e' la sola alternativa al non vivere.

Si passa molto tempo a fare progetti, a sognare, a immaginarsi un futuro non troppo distante,
o almeno questa e' una caratteristica che mi ha contraddistinto fino a qualche tempo fa.

Ho avuto in casa l'esempio di chi metteva da parte libri da leggere, cd da ascoltare,
fotografie da sistemare ... il tutto quando finalmente fosse arrivata la pensione.

E la stessa persona non ha potuto godersi neanche due anni di meritato riposo.

Da allora ho provato a cambiare il mio modo di vedere il 'cosa fare da grande'
ma ho sempre avuto paura che il mutamento mi avrebbe portato ad un vivere alla giornata
che non mi apparteneva.

Poi ho avuto piu' di un'occasione per capire che per quanto ci si impegni a percorrere
una via di nostro gradimento ci sara' sempre una deviazione non prevista, non voluta,
non riportata su nessuna mappa fisica o mentale.

Ho alternato periodi di chiusura in me stesso a momenti di gioco col destino,
scoprendo, come era facile aspettarsi, che non essendo su un'isola deserta
ogni tipo di 'divertimento' finisce per riguardare il parco giochi di qualcun'altro.

E ora sono qui, frastornato da altalene, faccia triste nei momenti negativi
e felicemente dubbiosa negli sprazzi di luce.

Davanti ad un teatro, senza sapere ancora se ho un biglietto da spettatore
o se posso salire e fare finalmente la mia parte.

Nell' attesa chiudo gli occhi ... pensando che sarebbe ora ...

2 commenti:

Nives ha detto...

Lupacchiotto spelacchiato, il tuo tempo non è ancora finito!!!
Grazie di essere passato P.
un abbraccio.

P ha detto...

Grazie a te, Neve ... e fammi sapere di tuo figlio ...
Ciao ! :-)